Sei completo così come sei

di Annalisa Conti

CRESCITA INTERIORE – Quanto spesso ti sei sentita dire da amici e parenti “ma il/la fidanzato/a?” o “quando trovi la tua dolce metà” pensando che in te ci fosse qualcosa di sbagliato e che saresti stato/a felice e completo/a solo nel momento in cui avessi avuto qualcuno al tuo fianco. E quante volte la mattina specchiandoti ti sei trovato una marea di difetti che ti hanno portato a pensare di non essere abbastanza, di non valere molto e di non avere nessuna dote particolare, nessun talento da offrire? Ti sei sentito talmente inferiore da pensare che non ci sarebbe mai stato nessuno disposto ad amare una nullità come te.

E’ successo a tutti almeno una volta nella vita di esserci sentiti non all’altezza, un fallimento totale, un completo disastro, di pensare che saremo felici solo quando avremo qualcuno al nostro fianco che ci ama, che ci guarda come se fossimo la cosa più bella del mondo, che ci fa dei complimenti e ci riempi di attenzioni.

La verità è che non abbiamo bisogno di nessuna dolce metà, nessuna mezza mela, in quanto siamo completi così come siamo. Abbiamo solo bisogno di riconoscerlo dentro di noi imparando prima di tutto ad amare noi stessi e, poi, capendo che avere una persona al nostro fianco è solo un valore aggiunto e non un qualcosa che ci completi, che non ci faccia sentire soli e che colmi le nostre carenze emotive.

La mancanza di autostima e di amore per noi stessi è una delle principali cause di quel senso di inadeguatezza che ci accompagna e che ci fa cercare amore all’esterno.

Ti sei mai chiesto cos’è l’autostima?

L’errore più comune è quello di confondere l’autostima con l’autoefficacia.

Conoscere questa sostanziale differenza è fondamentale perché, in genere, tutti noi ci ritroviamo ad avere poca autostima quando non siamo in grado di fare qualcosa.

Invece ciò che è legato al fare è autoefficacia. Ovvero la capacità di raggiungere risultati positivi in base a ciò che siamo in grado di fare ed è pertanto un giudizio sulle nostre capacità, su ciò che facciamo e non su ciò che siamo.

Quando possediamo un’alta autostima manteniamo inalterata una buona idea di noi stessi, ci piacciamo per ciò che siamo e non per quello che riusciamo a ottenere o meno nella nostra vita.

Perché l’autostima, è il valore che ogni persona ha per il solo fatto di esistere. Chi può stabilire il valore di un essere umano? Se parlassimo di un oggetto, di una casa o di un’automobile ci sarebbe un valore di mercato a cui possiamo far riferimento; ma chi ha il metro di misura quando si parla di persone? È un valore che nessuno potrà mai toglierti. Tu vali per il solo fatto di essere qui sulla terra!

Molto spesso siamo troppo severi con noi stessi e ci trattiamo come non tratteremmo neppure il nostro peggior nemico. Hai mai analizzato il tuo dialogo interiore, che parole usi nei tuoi confronti? La persona con cui passerai il resto della tua vita sei tu, perché non dedicarti le cure e attenzioni che dedichi agli altri?

Amare te stesso significa conoscerti, capire chi sei, prenderti cura delle tue esigenze e dei tuoi bisogni, parlarti con gentilezza, fare caso a ciò che di bello c’è nella tua vita e ringraziare per questo, perdonarti per gli errori del passato perché ciò che ti è accaduto ti ha permesso di crescere e di imparare infinite lezioni.

Quando sarai in grado di amare te stesso allora potrai dare amore a qualcun altro e sarai certo che quella relazione non sarà basata sulle tue mancanze. La persona accanto a te sarà libera di essere sé stessa senza dover a tutti i costi soddisfare le tue esigenze o colmare i tuoi vuoti; sarà per te unicamente un valore aggiunto.

Come cito nell’articolo di qualche settimana fa dove ti annunciavo l’uscita del libro di cui sono co-autrice, tra Amati o Amàti la scelta di dove mettere l’accento è sempre tua. 

Ti lascio con questa bella citazione:

“Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso. All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo si chiama amor proprio. (Charlie Chaplin)”.

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